da: L'avventura di un fotografo. In Gli amori difficili. (Prima edizione 1993). Edizione speciale per GEDI Gruppo Editoriale S.p.A., 2020, su licenza Mondadori Libri S.p.A. Milano. Pag. 48-49
Perché una volta che avete
cominciato predicava, - non c'è nessuna ragione
che vi fermiate. Il passo tra la realtà che viene fotografata
in quanto ci appare bella e la realtà che ci appare bella
in quanto è stata fotografata, è brevissimo. Se
fotografate Pierluca mentre fa il castello di sabbia, non c'è
ragione di non fotografarlo mentre piange perché il castello
è crollato, e poi mentre la bambinaia lo consola facendogli
trovare in mezzo alla sabbia un guscio di conchiglia. Basta che
cominciate a dire di qualcosa: Ah che bello, bisognerebbe
proprio fotografarlo! e già siete sul terreno di
chi pensa che tutto ciò non è fotografato è
perduto, che è come se non fosse esistito, e che quindi
per vivere veramente bisogna fotografare quanto più si
può, e per fotografare quanto più si può
bisogna: o vivere in modo più fotografabile possibile,
oppure considerare fotografabile ogni momento della propria vita.
La prima via porta alla stupidità, la seconda alla pazzia.
- Pazzo e stupido sarai tu, - gli dicevano gli amici, - e per
di più rompiscatole.
- Per chi vuole recuperare tutto ciò che passa sotto i
suoi occhi, - spiegava Antonino anche se nessuno lo stava più
a sentire, - l'unico modo d'agire con coerenza è di scattare
almeno una foto al minuto, da quando apre gli occhi al mattino
a quando va a dormire. Solo così i rotoli di pellicola
impressionata costituiranno un fedele diario delle nostre giornate,
senza che nulla resti escluso. Se mi mettessi a fotografare io,
andrei fino in fondo su questa strada, a costo di perderci la
ragione. Voi invece pretendete ancora di esercitare una scelta.
Ma quale? Una scelta in senso idillico, apologetico, di consolazione,
di pace con la natura la nazione i parenti. Non è soltanto
una scelta fotografica, la vostra; è una scelta di vita,
che vi porta a escludere i contrasti drammatici, i nodi delle
contraddizioni, le grandi tensioni della volontà, della
passione, dell'avversione. Così credere di salvarvi dalla
follia, ma cadete nella mediocrità, nell'ebetudine.