LEOPOLDA È UNA STRONZA

Leopolda è una stronza, rigonfia di boria
Si abboffa di lonza, ma ignora la storia
Non sa che il lavoro è un bene vitale
E chi lo aggredisce finisce assai male

Dapprima il puzzone: vent'anni ha cantato
Ma infine l'Italia lo ha capovoltato
Poi venne Bettino, ripieno di sé
é andato a crepare vicino Hammamé

Poi il nano ghignante, di plastica e cera
Ormai fa il badante, riposa la sera
Sacconi e Tremonti, facevano i dritti
Non hanno levato al lavoro i diritti

Spocchietta il toscano si crede geniale
Spacciando per nuovo il lavoro feudale
E poi gli operai li fa manganellare
Se per il lavoro ardiscon lottare

Non riuscirà a fare il delitto perfetto
Già pronto per lui c'è un bel cassonetto
E già si avvicina la suola fatale
Che nel deretano gli andremo a stampare.
(Andrea GADDINI, 1° novembre 2014)

n.b.: Leopolda è una stronza, ma anche Nazareno non scherza

pagina creata il: 1°novembre 2014 e aggiornata a: 31 gennaio 2015