Mohammad
Hossein Naghdi
era un membro del Consiglio Nazionale della Resistenza Iraniana,
assassinato il 16 marzo 1993 in via delle Egadi, nel quartiere
romano di Montesacro.
Mohammed era arrivato a Roma nel 1981, quando il regime di Khomeini
l'aveva nominato ambasciatore, ma un anno dopo, aveva "ripudiato"
il governo islamico, "impressionato dagli orrori del regime"
ed era diventato uno dei maggiori esponenti dell'opposizione all'integralismo
khomeinista. Gli fu quindi affidata la rappresentanza ufficiale
del Consiglio nazionale di liberazione iraniano, che aveva sede
in via delle Egadi. "Da quel momento, il governo di Teheran
ne ha decretato la condanna a morte",
Mohammad era nato a Yazd, in Iran, il 25 marzo 1951 e quindi quando
è stato assassinato stava per compiere 42 anni. Era sposato
con Ferminia Moroni, italiana di Foligno.
Naghdi è sepolto nel cimitero
acattolico di Roma, presso la Piramide Cestia, nella Zona 3, Riquadro
2, Fila 6, Posizione 13. Sulla lapide è posta un'iscrizione
in lingua persiana e, in basso, un epitaffio
in italiano:
"Mohammad Hossein
Naghdi
Diplomatico - Esponente della resistenza iraniana,
umano gentile ardente eroe spento dalla
ferocia khomeinista. Vive per i suoi ideali e
i suoi affetti.
Yazd 25. 3. 1951 Roma 16. 3. 1993".
Mohammad è ricordato da una targa in piazza Elba, a poche centinaia di metri dal luogo dell'assassinio, e da un'altra targa ad Ancona, in piazza Cavour.
Siti
visitati
https://www.cemeterywalks.it/defunti/naghdi-mohammed-hossein/
https://formiche.net/2020/08/teheran-spie-iran-naghdi/.
https://ricerca.repubblica.it/repubblica/archivio/repubblica/1993/03/17/prima-il-fratello-adesso-lui.html