Orridùmio

Il villaggio di Orridumio sorge isolato al centro di una stretta valle, raramente raggiunta dai raggi del sole. Le sue costruzioni gotiche in pietra grigia nella bruma che lo avvolge perennemente danno al paese un fascino particolare, anche se sarebbe azzardato definirlo ridente.
L'atmosfera particolare da secoli richiama a Orridùmio illustri visitatori dai paesi più lontani.
Il primo fu il conte Vlad Tepes, che visitò Orridumio nel 1463, ma si fermò pochi giorni, per poi fuggire terrorizzato.
Edgar Allan Poe vi capitò nel 1829, quando ancora era un autore di filastrocche per bambini, e la visita gli fece cambiare genere letterario.
Howard Phillips Lovecraft vi passò una notte nel 1928, ma non riuscì a prendere sonno.
In tempi più recenti Dario Argento pensò di ambientarvi un suo film, ma quando trovò tutta la sua troupe decapitata ritenne opportuno scegliere un'altra location.
In favore del turismo orridumiese si può comunque rimarcare che nessuno dei turisti che hanno visitato il paese negli ultimi anni è mai tornato a lamentarsi.

Consigli per la visita
Nelle ore notturne è consigliabile adottare alcune precauzioni per la visita, come uscire accompagnati da un esorcista, munirsi di un crocifisso e di una pistola con proiettili d'argento, anche se è preferibile barricarsi in casa dopo il tramonto e non muoversi fino al canto del gallo.

Artigianato
I prodotti tipici dell'artigianato locale sono le corone e i cuscini di fiori, gli originali portachiavi e i ciondoli a forma di bara e i pomelli del cambio a forma di teschio.
Ogni venerdì 17 si svolge il mercato e sulle bancarelle sono in vendita le pittoresche trecce d'aglio e i caratteristici paletti di frassino multiuso, che si consiglia di portarsi dietro per ogni evenienza.

Da vedere
I viali del paese sono affiancati da filari di cipressi, che hanno la particolarità di non proiettare ombra, come d'altra parte la maggior parte degli abitanti del paese, e sotto i quali è gradevole passeggiare, tranne nelle notti di luna piena, in quelle senza luna o in quelle con luna.
La chiesa parrocchiale è dedicata ai defunti ed è famosa per essere interamente decorata con ossa umane. Sotto l'altare maggiore si trova la salma mummificata del vecchio vescovo Esequio, che però non è sempre visibile in quanto ama aggirarsi per il paese.
Il pittoresco quartiere zombie è il più allegro e animato di Orridumio, soprattutto nella zona del cimitero, sebbene non sia del tutto consigliabile avventurarvisi, se non si è zombies.

Feste e tradizioni popolari
La festa solenne del paese è il 2 novembre, durante la quale si svolge la solenne messa cantata di suffragio per i defunti, eseguita dal coro dei defunti stessi; durante la celebrazione le campane suonano ininterrottamente a morto, sebbene la chiesa non abbia neppure il campanile, e tantomeno le campane. La festa vede sfilare in processione gli abitanti del paese nei tradizionali costumi, interamente neri.
A Natale è probabile l'arrivo di qualcuno attraverso la cappa del camino, anche se non sempre si tratta di Babbo Natale.

Gastronomia
Il migliore ristorante del paese è "da Hannibal", specializzato in piatti di carne.
La cucina orridumiese ha come pietanza tipica l'arrosto morto, e come dessert gli ossi dei morti.
Gli oliveti locali producono un ottimo olio di oliva, talmente pregiato da essere definito "olio santo".

Accoglienza
Il migliore albergo di Orridùmio è l'"Eterno Riposo (quattro stelle e tre lumini)", sito in centro, con vista sul cimitero.
Altri alberghi sono l'"Una prece", "Ultima dimora" e "R.I.P.".
Meno consigliabili sono il "Bates Motel" gestito da un'anziana signora e da suo figlio Norman e l' "Overlook Hotel" gestito da Jack Torrance e famiglia, in cui si consiglia in particolare di evitare la stanza 237.

Natura
La fauna di Orridùmio, grazie alla particolare conformazione dell'ambiente, è unica al mondo e vanta molte specie endemiche.
Tra di esse annoveriamo vari mammiferi, come il lupo mannaro europeo (Lycanthropus europaeus), un tempo in via di estinzione e oggi considerato specie protetta, il furetto autofago (Mustela autophaga), talmente vorace da sbranarsi da solo, e per questo non pericoloso per l'uomo; nelle caverne nei dintorni del paese si trova una nutrita fauna di chirotteri ematofagi, come il vampiro orridumiese (Desmodus orridumiensis), il ferro di cavallo succhiasangue (Rhinolophus sanguivorus) e la nottola svenatrice (Nyctalus venasecans).
Tra gli uccelli ricordiamo la quaglia antropofaga (Coturnix hominivorax), che si ciba esclusivamente di esseri umani vivi, che aggredisce a colpi di becco, e il passerotto coccoloso (Passer blandulus) che usa il proprio aspetto particolarmente grazioso e accattivante per attirare gli umani: una volta che questi gli offrono del becchime sulla propria mano, il passero inizia a beccarlo, per poi passare a cibarsi della mano e del resto dell'incauto zoofilo.

Uno dei rettili tipici della zona è la vipera depressante (Vipera deprimens), che inietta un veleno fortemente depressivo, che spinge inesorabilmente al suicidio entro pochi minuti le persone che ne sono morse.
Tra gli anfibi ricordiamo il rospo ingannevole (Bufo dolosus) che, una volta baciato, invece di trasformarsi in un principe, si trasforma in Freddy Kruger e fa pezzi con la motosega chi ha osato molestarlo; la salamandra iettatrice (Salamandra fascinatrix) invece non attacca l'uomo, ma lo fissa intensamente, e lo porta entro pochi giorni a una morte violenta, in genere per incidente stradale.

Come arrivarci
Le autolinee "Estremo trasporto" effettuano il servizio di linea con Orridùmio, e si riconoscono per il caratteristico colore nero orlato d'oro dei pullmann. Ai passeggeri sono consegnati mazzi di crisantemi come simpatici omaggi floreali.

Contatti
Per contattare il responsabile dell'ufficio del turismo di Orridùmio è consigliabile utilizzare un tavolino a tre gambe.

pagina creata il: 9 giugno 2007 e aggiornata al: 24 maggio 2009