Le stampelle
di Storace ricordano il regime
di
Rita
LEVI-MONTALCINI
CARO DIRETTORE, ho letto su Repubblica
di ieri che Storace vorrebbe consegnarmi, portandomele direttamente
a casa, un paio di stampelle. Vorrei esporre alcune considerazioni
in merito.
Io sottoscritta, in pieno possesso delle mie facoltà mentali
e fisiche, continuo la mia attività scientifica e sociale
del tutto indifferente agli ignobili attacchi rivoltimi da alcuni
settori del Parlamento italiano.
In qualità di senatore a vita e in base all'articolo 59
della Costituzione Italiana espleterò le mie funzioni di
voto fino a che il Parlamento non deciderà di apporre relative
modifiche. Pertanto esercito tale diritto secondo la mia piena
coscienza e coerenza.
Mi rivolgo a chi ha lanciato l'idea di farmi pervenire le stampelle
per sostenere la mia "deambulazione" e quella dell'attuale
Governo, per precisare che non vi è alcun bisogno. Desidero
inoltre fare presente che non possiedo "i miliardi",
dato che ho sempre destinato le mie modeste risorse a favore,
non soltanto delle persone bisognose, ma anche per sostenere cause
sociali di prioritaria importanza.
A quanti hanno dimostrato di non possedere le mie stesse "facoltà",
mentali e di comportamento, esprimo il più profondo sdegno
non per gli attacchi personali, ma perché le loro manifestazioni
riconducono a sistemi totalitari di triste memoria.