Dante Alighieri (1265-1321): mette allinferno tutti i papi dei suoi tempi, e fa così parlare S. Pietro contro di loro:
Giovanni Boccaccio
(1313-1375): tutto
il Decameron, e in particolare le sue quattro prime novelle,
sono squille di laicità. Nella terza Melchisedec giudeo
dice di Roma: "Quivi
niuna santità, niuna divozione, niuna buona opera o esemplo
di vita o daltro, in alcuno che chierico fosse, veder mi
parve; ma lussuria, avarizia e gulosità e simili cose e
piggiori (se piggiori esser possono in alcuno) mi vi parve in
tanta grazia di tutti vedere, che io ho piuttosto quella per una
fucina di diaboliche operazioni che di divine"
Per questo si converte al cristianesimo, pensando che solo
lo Spirito Santo può sostenerlo, essendo tali i preti in
Roma.
Francesco Petrarca (1304-1374): il più mite dei poeti così riferisce della corte papale:
Leonardo da Vinci (1452-1519): nelle sue "Profezie" deride le "bugiarde scienze mentali", come la teologia, e le confessioni e le indulgenze, e stigmatizza ironicamente il lusso della chiesa: "Assai saranno che lascieranno gli esercizi e le fatiche e povertà di vita e di roba, e andranno abitare, nelle ricchezze e trionfanti edifizi, mostrando essere questo il modo di farsi amico a Dio".
Niccolò
Machiavelli (1469-1527): noto il suo spirito laico:
"Quelli popoli che sono più
propinqui alla Chiesa romana, capo della religione nostra, hanno
meno religione"
Vale la pena
ricordare a chi risale la sentenza che "il fine giustifica i mezzi", per la quale è stato tanto
vituperato dai preti. Nel 1503 egli scriveva alla signoria di
Firenze che il cardinal Riario, nipote di Sisto IV, gli aveva
detto che "di
tutte le cose gli uomini guardavano più al fine che ai
mezzi".
E più tardi, nella Mandragola, lo fa ripetere al cinico
fra Timoteo: "Oltre
di questo, il fine si ha a riguardare in tutte le cose". Date a Machiavelli
ciò che è di Machiavelli, e ai cardinali ciò
che è dei cardinali.
Francesco Guicciardini
(1483-1540):
Nei Ricordi
dichiara:
"Tre cose
desidero vedere innanzi alla mia morte, ma dubito, ancora che
io vivessi molto, non ne vedere alcuna: uno vivere di repubblica
bene ordinato nella città nostra, Italia liberata da tutti
e barbari, e liberato il mondo dalla tirannide di questi
scelerati preti".
Michelangelo Buonarroti (1475-1564): riprende linvettiva dantesca contro il Vaticano:
Torquato Tasso
(1544-1595): ossessionato dai timori religiosi e accusato
davanti alla santa Inquisizione, si lamenta:
"Che con
sottili artifici gli erano stati fatti tenere, fuor dogni
sua intenzione, alcuni libri proibiti: oltre che era consapevole
a se stesso di aver detto con alcuni...alcune parole assai scandalose,
le quali potevano porre alcun dubbio di sua fede". E aggiunge: "Il supplicante è stato fatto restringere
come peccante di umor melanconico, e fatto purgare contro sua
voglia".
Fra Paolo Sarpi
(1552-1623): nella
sua Storia
del Concilio di Trento,
per la quale fu perseguitato dai gesuiti, annota:
"Se mai
vi fu causa di permettere ai chierici il matrimonio, era ... che
di cinquecento sacerdoti cattolici appena se ne trova uno che
non sia fornicario ..., e che par grande assurdità non
admettere chierici ammogliati e tolerar li fornicari: e il voler
rimanere ambidui, essere un voler restare senza ministri".
Giuseppe Parini
(1729-1799):
abate, come
membro di una commissione per la riforma degli studi, denuncia:
"La mediocrità,
la bassezza e la corruttela in tutti i generi di scuole formalmente
poste o tacitamente ridotte sotto la direzione dei frati (gesuiti) ...
e lestremo decadimento delle Università (dove) lesser
cadute quasi sempre in mano dei frati ha introdotto il medesimo
spirito corrotto, falso e fazionario, che si rivede nelle loro
istituzioni, nei loro collegi e nelle scuole in qualsivoglia modo
pervenute sotto la loro cura".
Galileo Galilei (1564-1642): nota la storia della sua forzata abiura, meno noto il suo spirito caustico nel parlare di preti e frati, nel suo capitolo in biasimo della toga:
Tommaso Campanella (1568-1639): altro grande perseguitato, scampò al rogo, ma passò la vita in prigione. Così si rivolge a Cristo:
Vittorio Alfieri (1749-1803): così inveisce contro lo Stato di Roma, territori senza Stato e chiese senza religione:
Ugo Foscolo (1778-1827): il primo a interpretare la storia della letteratura fuori dagli schemi frateschi, deplorando che il clero "abbia leducazione dei giovani interamente nelle proprie mani", annota: "Leducazione può essere così congegnata da produrre soltanto abilità mediocri, e i collegi dei Gesuiti affollarono lItalia di versificatori, di declamatori e di autorucci, pieni di affettazione e di mal gusto. E se quellepoca produsse alcun uomo meritevole per i posteri di ammirazione e di riconoscenza, si troverà esser uomo e avere scritto sempre in stato continuo e pericoloso di guerra coi Gesuiti"
Alessandro Manzoni (1785-1873): difensore della morale cattolica e della chiesa, avendo votato, come senatore del Regno, per la proclamazione di Roma a capitale dItalia, incorse nella scomunica e fu perciò sepolto nel cimitero degli a-cattolici, ove tuttora il suo corpo riposa.
Luigi Settembrini
(1813-1876): spirito religioso e liberale, patì
il carcere borbonico, e sapeva perché:
"Tra i
preti più indegni il governo sceglie i più stupidi
e malvagi, li nomina vescovi e loro affida la cura delle anime,
listruzione, la polizia della diocesi, e la vigilanza della
coscienza di tutti. Onde i vescovi sono potenti spie degli intendenti
di polizia".
Giuseppe Mazzini
(1805-1872): spirito
religiosissimo e campione di democrazia:
"Libertà
e Papa stanno in contraddizione. Ora, nella questione che sagita
fra il Papa e la libertà, a chi spetta vittoria? ... In
quale delle due teoriche, rappresentate dal Papa e dalla libertà,
vi è speranza? Parliamo ai preti in buona fede. Deponiamo
ogni stimolo di passione, ogni vanità di difesa, e guardiamo
attorno ...".
Giuseppe Garibaldi (1807-1882): "La nostra bella patria sarà grande quando sarà sanata dalla nera scrofolosa genia dei gesuiti e dei gesuitanti ... Io mi figuravo con ragione essere giunto il tempo di dare il crollo alla baracca pontificia ed acquistare allItalia lillustre sua capitale... Tutto prometteva infine la caduta del prete, nemico del genere umano".
Francesco De Sanctis (1817-1863): "Vogliamo insegnare la verità per mezzo della menzogna, e inculchiamo negli altri certe idee, di cui ci beffiamo nel secreto della coscienza, e gridiamo contro i preti, e ci mettiamo sul capo il berretto del prete". E ammonisce "Né i concordati rinvigorirono la fede, né le costituzioni rinvigorirono le libertà".
Benedetto Croce (1866-1952): "Tutto questo fermento ... generò nel 1846 un papa liberale, Pio IX. Un impossibile, nella logica e nella realtà".
Antonio Gramsci (1891-1937): "...il sofisma pseudostoricistico
per cui pedagogisti a-religiosi (aconfessionali) e in realtà
atei, concedono linsegnamento della religione cattolica
perché la religione è la filosofia dellinfanzia
dellumanità che si rinnova in ogni infanzia non metaforica".
Forse occorrerebbe indagare meglio attraverso quali sofismi pseudostoricistici
si è giunti oggi a estendere quellinsegnamento dai
tre ai diciannove anni.
Lucrezio (Titus Lucretius Carus, 96?-56 a.C.) da: "De rerum natura" La vita umana è avvelenata dal peso della religione.
Seneca (ca. 5 a.C.- 65 d.C.) La religione è considerata vera dalla gente comune, falsa dai saggi, utile dai governanti.
Ferdinando Magellano (Fernão de Magalhães, 1480?-1521) La chiesa dice che la terra è piatta, ma io so che è rotonda, perché ne ho visto l'ombra sulla luna, ed ho più fiducia in un'ombra che nella chiesa.
Michel Eyquem de Montaigne (1533-1592) Gli uomini di semplice comprendonio, poco indagatori e poco istruiti, fanno i buoni cristiani.
Miguel De Cervantes (1547-1616) Diffida dal bue davanti, della mula dietro, del monaco da tutte le parti.
Christopher Marlowe (1564-1593): Barabba, in "L'Ebreo di Malta, Prologo" Io considero la religione solo un gioco da bambini, e credo che non ci sia peccato, ma innocenza.
Blaise Pascal (1623-1662) da: "Pensees" (1670) Gli uomini non fanno mai il male così completamente ed entusiasticamente come quando lo fanno per convinzione religiosa.
Daniel Defoe (1660-1731) da: "The True-Born Englishman", Part II (1701) E di tutte le piaghe che affliggono l'umanità la tirannia ecclesiastica è la peggiore.
Charles de Montesquieu, (1689-1755) da: "Lettres persanes" (1721) Nessun regno ha mai avuto tante guerre civili quanto il regno di Cristo.
Voltaire (François
Marie Arouet, 1694-1778): "(...) tutti i giorni, nei
paesi cattolici, si vedono preti e monaci che, uscendo da un letto
incestuoso senza neppure essersi lavati le mani insozzate d'impurità,
vanno a produrre dei a centinaia, a mangiare e bere il loro dio,
a cacare e pisciare il loro dio. Questa superstizione, cento volte
più assurda e sacrilega di tutte quelle degli egiziani,
ha valso a un prete italiano miliardi di rendita e il dominio
di un paese, e ad alcuni verrebbe voglia di andare, a mano armata,
a cacciare quel prete che si è impadronito del palazzo
dei Cesari". da "Dizionario filosofico"
(1764) voce "Transustanziazione" citato su "Il Vernacoliere"
luglio 2001.
- Ogni uomo
sensato, ogni uomo ragionevole, deve considerare con orrore la
setta cristiana.
- Le superstizioni
venute dal paganesimo e adottate dall'ebraismo investirono la
chiesa cattolica fin dagli inizi. Tutti i padri della chiesa,
senza eccezioni, credevano al potere della magia. La chiesa ha
sempre condannato la magia, ma ci ha sempre creduto: essa non
scomunicava i maghi e le streghe come folli e in errore, ma in
quanto persone in comunicazione con il diavolo. da "Dizionario Filosofico" (1764) voce "Superstizione"
- Niente può
essere più contrario alla religione che la ragione e il
buon senso.
- Un ecclesiastico
è uno che si sente chiamato a vivere a spese dei disgraziati
che lavorano per vivere.
- Ogni volta
che un evento importante, una rivoluzione o una calamità
volge a profitto della chiesa, è sempre identificata con
la Mano di Dio.
da "Dizionario
filosofico"
(1764)
- Di tutte le
religioni, quella Cristiana è senza dubbio quella che dovrebbe
ispirare più tolleranza, sebbene fino ad ora i cristiani
siano stati i più intolleranti tra gli uomini. da "Dizionario filosofico" (1764)
- Se crediamo
a delle assurdità, commetteremo delle atrocità.
- Le verità
della religione non sono mai capite così bene come da quelli
che hanno perso la capacità di ragionare. da "Dizionario filosofico"
(1764)
Thomas Paine (1737-1809) Di tutte le tirannie che affliggono l'umanità, quella religiosa è la peggiore. Tutte le altre forme di tirannia sono limitate al mondo in cui viviamo, mentre questa cerca di estendersi nell'oltretomba e cerca di perseguitarci per l'eternità.
James Madison (1751-1836) Lasserviemento religioso incatena e debilita lo spirito e lo rende incapace di nobili imprese.
William Blake (1757-1827) "The Marriage of Heaven and Hell" (1790-3) Come il bruco sceglie le foglie più belle per deporvi le uova, così il prete scaglia le sue maledizioni sulle gioie più belle.
Anne
Newport Royall
(1769-1854) da:
"Missionaries,
Black Book"
Volume III
(1829)
Questo
popolo della bibbia mi ricorda un'altra calamità
simile a questo intrigo dei missionari, quando il nostro popolo,
o qualunque altro potere cristiano andava in Africa per il pio
scopo di rapire dei negri, le madri gridavano ai loro figli "corri,
corri, arrivano i cristiani". Così, quando
senti la parola "bibbia", comincia a correre e salvati
la pelle, se non vuoi che ti ripuliscano le tasche, o che ti insultino
e ti calunnino come hanno fatto con me... e se senti dire "conversioni
speranzose" o "vangelo" non smettere di
guardarti alle spalle.
Napoleone
Bonaparte
(1769-1821)
-
Sono
circondato da preti che ripetono incessantemente che il loro regno
non è di questo mondo, e intanto mettono le mani su tutto
quello che possono afferrare.
-
La religione è perfetta per tenere tranquilla la gente
comune.
-
Tutte le religioni sono state inventate dagli uomini.
Stendhal (Marie-Henri Beyle, 1783-1842) Tutte le religioni sono fondate sulla paura di tanti e sull'astuzia di pochi.
Arthur Schopenhauer (1788-1860) da: "Parerga und Paralipomena" (1851) La religione è il capolavoro dell'arte dell'ammaestramento di animali, perché addestra la gente su cosa deve pensare.
Percy Bysshe
Shelley (1792-1822) da: "Queen
Mab: A Philosophical Poem"
(1813)
E
i preti osano cianciare di un Dio di pace,
Anche quando le loro mani sono rosse di sangue innocente,
E intanto assassinano, sradicando ogni germe
Di verità, sterminando, predando tutto,
Facendo della terra un mattatoio!
Frances Wright (1795-1852) da: "Divisions of Knowledge" (1828) I predicatori prezzolati di ogni setta, credo e religione, non insegnano, e non potrebbero insegnare, nulla che non sia in conformità con le opinioni di quelli che li pagano.
Giuseppe Garibaldi (1807-1882) generale e patriota italiano: "Memorie autobiografiche (1932) Comunque un prete è un impostore, ed io mi devo al santo culto del vero.
Richard Birnie (1808-1888) Scrittore britannico da: "Essays: Social, Moral And Political" (1879) Che grande parte di vanità deve spronare la religiosità dei missionari. C'è qualcosa di melodrammatico nello sbarcare su qualche isola delle Figi, nel battezzare, pervertire e infine assassinare il fiducioso selvaggio, per prendergli la terra in nome dell'Altissimo.
Oliver
Wendell Holmes, Sr. (1809-1894)
-
L'uomo
che è sempre preoccupato della dannazione della propria
anima in genere ha un'anima che non vale un accidente.
-
Gli uomini sono idolatri, e vogliono qualcosa da adorare e da
baciare, o davanti a cui prostrarsi in terra; lo hanno sempre
fatto, lo faranno sempre; e se l'idolo non lo fanno di legno lo
fanno di parole.
da:
"The
Poet at the Breakfast Table"
(1872)
Edgar Allan Poe (1809-1849) I pionieri e i missionari della religione sono stati la causa reale di più disordini e guerre di ogni altra classe dell'umanità.
Charles Dickens (1812-1870) I missionari sono un danno assoluto e lasciano ogni posto peggiore di come l'hanno trovato.
Sir James Paget (1814-1899) Non conosco nessun libro che sia stato fonte di brutalità e condotta sadica, sia pubblica sia privata, che possa reggere il confronto con la Bibbia.
George Eliot (Mary Ann Evans, 1819-1880) La mia infanzia è stata piena di profonde sofferenze: coliche, pertosse, paura dei fantasmi, inferno, Satana e un Dio nel cielo che si arrabbiava quando mangiavo troppo plumcake.
Mark
Twain,
(Samuel Langhorne Clemens, 1835-1910) da: "Letters
from the Earth"
(1909?;
pubblicate nel 1962)
(La Bibbia)
è
molto interessante. In essa c'è nobile poesia; e un po'
di ingegnose favole; e un po' di storie sanguinolente; e un po'
di buone morali; e un sacco di oscenità, e più di
un migliaio di bugie.
-
da: "A
Horse's Tale,
(1906;
pubblicato nel 2020)
L'uomo non è
sempre così, Mongrel, è abbastanza gentile quando
non è aizzato dalla religione.
Émile Zola (1840-1902) La civiltà non raggiungerà la perfezione finché l'ultima pietra dell'ultima chiesa non sarà caduta sull'ultimo prete.
Ambrose Bierce (1842-1914?) da "Dizionario del Diavolo",
1911.
Ecclesiastico, n. Uomo che si impegna a gestire i nostri affari
spirituali come metodo per migliorare i propri affari temporali.
Pregare, v.
Chiedere che
le leggi dell'universo siano annullate a vantaggio di un singolo
postulante, dichiaratamente indegno.
Religione, n.
Una figlia della
Speranza e della Paura, che spiega all'Ignoranza la natura dell'Inconoscibile.
Santo, n. Un peccatore morto rivisto e corretto.
Scritture, n.
I libri sacri
della nostra santa religione, che si distinguono dalle false e
profane scritture su cui sono basate le altre fedi.
Friedrich Nietzsche (1844-1900) da: "L'Anticristo" (1895) Qualunque cosa un teologo consideri vera deve essere falsa: questo è quasi un criterio di verità.
Lemuel K. Washburn (1846-1927) da: "Is The Bible Worth Reading?" Se una fabbrica paga le tasse e la chiesa no, vuol dire che un giorno la chiesa prenderà possesso della fabbrica.
Helen
H. Gardener
(1853-1925) da:
"Men,
Women and Gods",
p. 14.
La
bibbia insegna che un padre può vendere la propria figlia
come schiava [Esodo XXX, 7], che può sacrificare
la sua purezza a una folla [Giudici XIX, 24; Gen. XIX, 8],
e che può assassinarla, ed essere comunque un buon padre
e un sant'uomo. Insegna che un uomo può avere qualunque
numero di mogli; che può venderle, regalarle o scambiarle,
e continuare ad essere un perfetto gentiluomo, un buon marito,
un uomo giusto, e uno dei più intimi amici di Dio; e questo
è solo l'inizio. Insegna quasi tutte le infamità
che esistono sotto il cielo contro la donna, e non le riconosce
come essere vivente libero e dotato di volontà autonoma.
La classifica come una proprietà, al pari di una pecora,
e le proibisce di pensare, parlare, agire o esistere, eccetto
che sotto condizioni e limiti definite da qualche prete.
Theodore Dreiser (1871-1945) Assicura a un uomo che ha un'anima e poi terrorizzalo con storie da comari su cosa gli succederà dopo, e avrai preso all'amo un pesce, uno schiavo mentale.
Bertrand Russell (1872-1970) da: "Has Religion Made Useful Contribution to Civilization?" La mia visione della religione è quella di Lucrezio. Io la considero come una malattia nata dalla paura e una fonte per la razza umana di misteri non detti.
Henry Louis Mencken (1880-1956)
da:
"A
Mencken Chrestomathy",
"Sententiæ:
Arcana Cælestia"
(1949)
Teologia:
lo sforzo di spiegare l'inconoscibile mettendolo in termini che
non vale la pena di conoscere.
Sir Julian Sorell
Huxley (1887-1975) da: "The
Creed of a Scientific Humanist"
Mi
torna in mente la storia del filosofo e del teologo, che erano
impegnati in una disputa, ed il teologo usava la vecchia battuta
sul filosofo che sembra un cieco, in una stanza buia, che cerca
un gatto nero, che non è nemmeno nella stanza. "Può
essere" rispose il filosofo "ma un teologo l'avrebbe
trovato"
Joseph
Lewis,
(1889-1968) da: "The Ten Commandments",
pag. 66-67
Trasformare
una bacchetta in un
serpente
e di nuovo il serpente in una bacchetta può essere un'abile
magia, ma come può una tale dimostrazione provare che Mosè
ha parlato con Dio? Se la sola cosa necessaria a provare la verità
di un'affermazione straordinaria fosse dimostrare un'abilità
a stupire, non ci sarebbero più misteri da risolvere.
Se una persona afferma di poter riportare in vita i morti, e come
prova di ciò tira fuori un coniglio da un cilindro, è
difficile che questo sia una dimostrazione della verità
delle proprie affermazioni, è soltanto un esempio della
sua abilità nell'arte dell'inganno. Se egli afferma che
può volare senza ali e senza l'uso di aiuti meccanici di
qualsiasi tipo, e come prova della sua abilità estrae un
altro coniglio dal cilindro, questa non è una prova della
sua abilità a volare, ma della sua abilità a mentire,
e sarà senza molte esitazioni condannato come imbroglione.
La dimostrazione di una cosa non ha assolutamente nessuna capacità
di provare la verità di un'altra, quando tra le due cose
non c'è nessuna relazione.
Henry Marie Joseph Millon de Montherlant (1895-1972) da "Carnets" La religione è la malattia venerea dell'umanità.
Clive Staples
Lewis
(1898-1963)
da "God
in the Dock"
Tra
tutte le tirannie, una tirannia esercitata per il bene delle sue
vittime può essere la più oppressiva. Può
essere meglio vivere sotto baroni ladri che sotto onnipotenti
ficcanaso morali. La crudeltà del barone può ogni
tanto sopirsi, la sua cupidigia può in qualche misura essere
saziata; ma quelli che ci tormentano per il nostro bene, ci tormenteranno
senza fine, perché lo fanno con l'approvazione della propria
coscienza.
Jean-Paul Sartre (1905-1980) da "Le diable et le bon dieu" . Conosco una sola Chiesa: è la società degli uomini.
Stanislaw Jerzy Lec (1909-1966) da: "Unkempt Thoughts" (1962) Chi è senza peccato scagli la prima pietra: è una trappola. Perché dopo non sarà più senza peccato.
Francis Harry Compton Crick (1916-2004) Se le religioni rivelate hanno rivelato qualcosa è che di solito hanno torto.
John Updike, (1932-2009) da: "La versione di Roger" (1986) Ogni volta che la religione tocca la scienza, rimane scottata. Nel 16° secolo l'astronomia, nel 17° la microbiologia, nel 18° la geologia e la paleontologia, nel 19° la biologia darwiniana, tutte hanno fantasticamente esteso le dimensioni del mondo, facendo correre gli uomini di chiesa in cerca di riparo in angolini sempre più piccoli e sempre più nell'ombra, piccole oscure ambigue grotte nella psiche dove ancora oggi la neurologia li tormenta crudelmente, stanandoli fuori dal cervello multipieghettato come insetti da sotto una catasta di legna. Barth aveva ragione: totaliter aliter. Solo mettendo Dio completamente dall'altra parte dell'umanamente comprensibile, ogni salvezza finale per Lui può essere assicurata.
George Carlin (1937-2008)
- Non
vorrei mai far parte di un gruppo il cui simbolo è un tizio
inchiodato a due pezzi di legno.
- La religione
è come un paio di scarpe ... trova quelle che ti calzano
bene, ma non farmi mettere le tue scarpe.
-
La religione ha in realtà convinto la gente che c'è
un uomo invisibile, che vive in cielo che guarda ogni cosa
che fai, ogni minuto di ogni giorno. E l'uomo invisibile ha una
speciale lista di dieci cose che non vuole che tu faccia. E se
tu fai una di queste dieci cose, lui ha un posto speciale, pieno
di fuoco e fumo e roghi e torture e angoscia, dove ti manderà
a vivere e soffrire e bruciare e soffocare e urlare e piangere
per sempre fino alla fine del tempo. Ma Lui ti ama. da:
Losing Faith in Faith: From Preacher to Atheist.
-
La Chiesa cattolica è strepitosa: è riuscita a convincerci
che esiste un Dio caritatevole, misericordioso, che ha creato
il cielo e la terra, che ci ama, ci vuole vicino a lui, è
onnipotente, e ha bisogno di soldi.
Frank Zappa (1940-1993) Il mio migliore consiglio per tutti quelli che vogliono crescere un figlio felice e sano di mente è: tenetelo più lontano che potete dalle chiese.
Isabel
Allende
(1942-) da:
"La
casa degli spiriti"
-
Diceva che
il cristianesimo, come quasi tutte le superstizioni, rendeva l'uomo
più debole e rassegnato e che non si doveva aspettare una
ricompensa in cielo ma lottare per i propri diritti in terra.
Annie Dillard (1945-)
da:
"Pilgrim
at Tinker Creek"
Un
cacciatore Inuit chiese al prete missionario locale:
"Se non sapessi niente di Dio e
del peccato, potrei andare all'inferno?"
"No," disse il prete, "no,
se non lo sai"
"Allora perché," chiese
serio l'Inuit, "me lo hai detto?"
Dan
Barker
(1949-)
- Tu
credi in un libro in cui ci sono animali parlanti, maghi, streghe,
demoni, bastoni che si trasformano in serpenti, cibo che cade
dal cielo, tizi che camminano sull'acqua e ogni tipo di storie
magiche, assurde e primitive, e mi vieni a dire che noi siamo
quelli che hanno bisogno di aiuto?
-
L'autentico
concetto di peccato viene dalla bibbia. Il cristianesimo offre
la soluzione a un problema che esso stesso ha creato! Saresti
riconoscente verso una persona che ti ferisce con un coltello
per poterti vendere una fasciatura?
da "Losing faith in faith".
Dennis Miller (1953-) Il 66% dei cattolici fa sesso una volta a settimana. Il numero sarebbe stato più basso, ma hanno contato anche i preti.
Rosie O'Donnell (1962-) Bisogna credere in Dio per farsi suora?
Dylan Brody (1964-) Sono d'accordo a far dire le preghiere a scuola, purché venga trovato un posto per l'algebra in chiesa.
Giovanni Soriano (1969-) Punti di vista: credere che un gatto nero che ci attraversi la strada porti sfortuna è superstizione; credere che una donna sempre vergine abbia concepito il figlio di dio per opera dello spirito santo è fede.
Francesco Vespa (1985-) Bella cosa la religione! Ieri sono andato a confessarmi. Sto meglio, ma ora il prete pretende duecento euro per tenere la bocca chiusa.
www.spinoza.it (2009) Pacchetto sicurezza, i figli di immigrati irregolari saranno affidati ai servizi sociali. Guardiamo il lato positivo: una volta li avrebbero dati ai preti.
Simone Salis (?) Troppi papi morti sul lavoro. La Procura apre un'inchiesta. da Lercio TG - StaiSerena, Rai Radio2, 27 marzo 2015.
Simone Salis (?) Non ha le garanzie" IOR rifiuta prestito a Gesù. da Lercio News - Rai Radio2, 24 novembre 2015.
Giuseppe Gioachino Belli, (1791-1863) Sonetti, Mondadori, Milano, 1984. (a cura di Pietro Gibellini) le note sono dell'autore
L'ESSEMPIO (30 aprile 1834)
Conzideranno
come sò accidiosi
Sti pretacci maliggni e traditori:
Esaminanno quanto so rrabbiosi,
Jotti
1,
avari, superbi e fottitori;
Ripijji
un po' de fiato, t'arincori,
T'addormi ppiù ttranquillo e tt'ariposi:
Perché li loro vizzi più ppeggiori
Serveno a illuminà lli scrupolosi.
È
er Ccrero
2
che cc'impara
3
a
ffà ll'istesso,
Er Crero, c'ha scordato er gran proscetto
D'amà er prossimo suo com'e ssestesso.
Mentre
li preti offenneno 4
er
decoro
E la legge de Ddio j'è mmorta in petto,
Chi vvorà rispettà lla legge loro?
note dell'autore: 1. ghiotti. 2. il Clero. 3. impara, per "insegna". 4. offendono.
LE RISATE
DER PAPA
(17 novembre 1834)
Er
papa ride? Male, amico! È ssegno
C'a mmomenti er zu' popolo ha da piaggne 1.
Le risatine de sto bbon padreggno
Pe nnoi fijjastri
2
so ssempre compaggne.
Ste
facciacce che pporteno er trireggno
S'assomijjeno tutte a le castaggne:
Bbelle de fora, eppoi, pe ddio de leggno,
Muffe de drento e ppiene de magaggne.
Er
papa ghiggna? Sce sò guai per aria:
Tanto ppiù cch'er zu' ride de sti tempi
Nun me pare una cosa nescessaria.
Fijji
mii cari, state bbene attenti.
Sovrani in alegria so bbrutti esempi,
Chi rride cosa fa? Mmostra li denti.
note dell'autore: 1. Piangere, 2. Il nostro romanesco ha ragione. Noi difatti siam figli di Gesù Cristo e della Chiesa sua sposa, la quale, morto il primo marito, è tornata a tante altre nozze, e non cessa malgrado della sua decrepitezza.
LI CARDINALI
IN CAPPELLA
(20 aprile 1846)
(...)
Sarìa curioso de leggejje in core
Quanti de quelli llì ccredeno in Dio.
Giggi Zanazzo (1860-1911) Tradizioni popolari romane. Novelle, favole e leggende romanesche. Edizioni La Bancarella Romana. Roma, 1994 (ristampa dell'edizione originale 1907-1910). Vol. II, pag. 350-351.
ER
FATTO DE CRISTO
Ecchete che ariva a l'orecchia der Papa la nôva, sparsa
ggià ppe' ttutta quanta Roma sana, che cc'era un Cristo
che - gnentedemeno! - sudava sangue.
Tutta Roma annava a vvede quelo straccio de miracolo, e e' romito
che lo possiedeva faceva affari d'oro.
Sisto Quinto che nun era micco lui, e che nun voleva che manco
l'antri passassino pe' mmicchi, che tte fa? Un ber giorno, montanno
in carozza, fece ar cocchiere:
- Annamo a vvede 'sto Cristo che pisciola sangue.
Arivato llà, disse à romito:
- Damme quer Cristo.
Poi, da un falegname llì accanto, se fece imprestà
un'accetta, e ddicenno
- Come Cristo t'adoro e ccome llegno te spacco - je diede 'n'accettata
e lo fece in cento pezzi.
Azzeccàtece un po'? Drento c'era un certo congegno fatto
cor una spónga intinta ar colore rosso che quanno se tirava
co' lo spago, la spónga s'aritirava e bbuttava que' rosso
che dda certi bucetti usciva addosso ar Cristo.
Figurateve come arimase contento er popolo a vvédésse
scuperta quelo straccio d'impiommatura che j'aveveno data!
Ma arimase ppiù mmale e romito che per ordine der papa,
fu agguantato da li sbirri, processato e mmannato ar Sant'Uffizio.
varie
Piove o nun piove, er papa magna Giuliano Malizia - Proverbi romaneschi
- Newton Compton editori, Roma, 1994.