Il 20
settembre 1870 le truppe italiane entrarono a Roma, dopo un breve
assedio, da una breccia nelle Mura Aureliane aperta tra
Porta
Pia
e Porta Salaria.
Roma fu quindi unita allItalia, di cui il 3 febbraio 1871
divenne la capitale, ed ebbe fine il potere temporale della Chiesa
cattolica, che durava da secoli.
Il papa si rifugiò allinterno delle Mura
Vaticane,
in quello che qualche decennio dopo sarebbe diventato lo stato
della Città del Vaticano.
La data del 20 settembre è ricordata da importanti strade
e piazze in tutte le città italiane e fino al Concordato
del 1929 era un giorno festivo, la Festa della Liberazione della
capitale e dell'unificazione nazionale.
Il 20 settembre 1920, nel cinquantesimo anniversario della presa
di Roma, un monumento fu collocato
nel luogo in cui era stata aperta la breccia, chiusa nel 1871,
un imponente corteo
popolare
si recò sul posto per ricordare
l'evento.
Il 20 settembre 1970 il primo centenario della breccia di Porta
Pia fu commemorato in modo solenne, con una cerimonia ufficiale
e bande militari, in particolare quella dei Bersaglieri, che nel 1870
erano stati decisivi per la conquista di Roma.
Oggi si
tende a commemorarlo in modo attenuato, e senza sottolineare che
se lItalia ha vinto vuol dire che lo stato assolutista della
Chiesa ha perso.
Nel 2020 il 150° anniversario è stato commemorato in
modo molto dimesso, sarà stato anche per colpa del Covid.
Però nel 2005 e nel 2007 i bicentenari della nascita di
Giuseppe
Mazzini
e di Giuseppe
Garibaldi
sono passati quasi inosservati, eppure erano due tra i padri della
patria.
Forse la loro colpa era di essere anticlericali.
Per il 20 settembre: solo le associazioni per il libero pensiero
lo ricordano con cerimonie davanti al monumento costruito nel luogo in cui fu
aperta la breccia.
Meglio di niente.
Bibliografia:
Digiteca della
Biblioteca di Storia moderna e contemporanea di Roma http://digiteca.bsmc.it/?l=indici%20periodici&t=#