- "Con i nostri mangimi i suoi animali possono arrivare a produrre anche due litri di latte al giorno" "Ma le mie mucche ne fanno già venti, cinquanta" "Ma che mucche! Io mi riferivo alle galline!" (Bruno D'Alfonso)
- "Sai, ho comprato una vacca" "e dove la tieni?" "in camera da letto" "ma puzza!" "eh! s'abituerà". (anonimo)
- Il mio toro è ammalato, ma farò personalmente di tutto per sostituirlo, finché sara guarito. (Jean-Charles)
- Chi è stato il tizio che per primo ha visto una mucca ed ha detto: "Mi sa che berrò qualunque cosa verrà fuori da quegli affari quando li avrò strizzati? (Calvin & Hobbes di Bill Watterson)
- Il toro è pesante, violento, minaccioso e aggressivo, con quattro zampe e corna aguzze. Mentre il torero è solo un piccolo spagnolo imbrillantinato. (Eric Idle, 1943- )
- Il torero entrò per primo nell'arena. Poi entrò il toro. Fatte le presentazioni, incominciò il combattimento. (Jean-Charles)
- Se il figliol prodigo avesse preannunciato il suo arrivo, il vitello grasso avrebbe mangiato meno. (Fabio Di Iorio)
- La formula del latte è Vacca 2 O. (Alessandro Bergonzoni)
- Il bue quando ha l'influenza è contento perché va a letto con la bua. (anonimo)
- Diffida dal bue davanti, della mula dietro, del monaco da tutte le parti. (Miguel De Cervantes, 1547-1616)
- Un carabiniere va 'n vaànza
'n campagna e una mattina decide d'aiutà 'r contadino.
"Bonomo, ha bisogno d'una mano?.
"Gaò, 'un mi par vero! Allora pigli vesto sgabello,
agguanti 'r secchio e vada a munge' la Bianchina."
"Agli ordini!" fa 'r carabiniere per ruzzare un po',
e sparisce nella stalla.
Passa mezz'ora, passa un'ora, e 'r carabiniere 'un ritorna.
Finché dopo du' ore eccolo risortì fuori.
"Cià penato parecchio a munge' la Bianchina, eh?!"
ni fa a presa 'n giro 'r contadino.
"No, munge' l'ho munta alla sverta!" si spiega 'r
carabiniere tutto serio. "Ir difficile è stato falla
mette' assedé sullo sgabello!" (Il Vernacoliere, agosto 2013)
- Errare è umano, muggire è bovino. (Bathroom Reader)
- L'abbiamo fatto tutti, perché siamo così maturi. Vediamo una mucca sul lato della strada, mettiamo la testa fuori dal finestrino e facciamo: Muuuuuu! Come se ci aspettassimo che la mucca pensasse: Ehi, un'altra mucca, e sta guidando una macchina. Come se l'è potuta permettere? (Garry Shandling)
- La vacca è un
mammifero che ha le gambe che arrivano fino a terra.
La vacca non è un bue e non fa le uova come le galline.
Nella sua testa spuntano circa due occhi. La vacca ha delle orecchie
d'asino. Accanto spuntano due curve dalla sua testa. Dietro la
schiena ha qualcosa: la coda, con un ciuffetto di peli per scacciare
le mosche.
Si mangia il suo interno e col suo esterno il calzolaio fa il
cuoio. Il piccolo della vacca non si chiama vacca, perché
si chiama vitello.
La vacca non mangia molto, ma quello che mangia lo mangia due
volte, così ne ha abbastanza. Quando ha fame muggisce e
quando non dice niente è segno che il suo interno è
tutto pieno di latte.
Sotto la vacca c'è il latte. E' attrezzata per mungere.
Prima di mungerla la contadina si lava le mani, i capezzoli e
il secchio.
Per evitare che i microbi entrino, bisogna chiudere la porta della
stalla.
I contadini hanno una perdita perché i buoi che tirano
il carretto si stancano e danno meno latte.
La vacca ha un vitello ogni anno, grazie al toro, che è
una vacca senza mammelle. I vitelli più reputati per la
loro carne provengono dall'accoppiamento di un padre bianco e
di una normanna.
Nella fecondazione artificiale il veterinario sostituisce il toro.
(Jean-Charles)