[28] Tertium est genus eorum, qui uri appellantur. Hi
sunt magnitudine paulo infra elephantos, specie et colore et
figura tauri. Magna vis eorum est et magna velocitas, neque homini
neque ferae quam conspexerunt parcunt. Hos studiose foveis captos
interficiunt. Hoc se labore durant adulescentes atque hoc genere
venationis exercent, et qui plurimos ex his interfecerunt, relatis
in publicum cornibus, quae sint testimonio, magnam ferunt laudem.
Sed adsuescere ad homines et mansuefieri ne parvuli quidem excepti
possunt. Amplitudo cornuum et figura et species multum a nostrorum
boum cornibus differt. Haec studiose conquisita ab labris argento
circumcludunt atque in amplissimis epulis pro poculis utuntur. |
[28] Il terzo genere e' quello degli animali chiamati
uri. Questi sono grandi poco meno degli elefanti, con l'aspetto,
il colore e la struttura dei tori. Hanno grande forza e velocita'
e non hanno riguardo ne' per l'uomo ne' per gli altri animali
selvatici, quando li incontrano. I Germani li uccidono dopo averli
presi con delle fosse che scavano a tale scopo; gli adolescenti
si forgiano con questo lavoro e si esercitano a questo genere
di caccia, e quelli che riescono ad ucciderne molti, portandone
in pubblico le corna come prova, ricevono grandi lodi. Non possono
pero' abituarsi agli uomini ne' essere addomesticati, nemmeno
se catturati da piccoli. L'ampiezza, la forma e l'aspetto delle
corna differiscono molto da quelle dei nostri bovini e sono molto
ricercate: le rifiniscono in argento ai bordi e le usano come
tazze nei banchetti piu' lussuosi. |