Lo scorso 27 ottobre 2013
ci è mancata Graziella Di Prospero, giornalista, ricercatrice,
scrittrice, sceneggiatrice e soggettista. Io però la conoscevo
soprattutto come cantante di canzoni popolari del basso Lazio,
soprattutto della zona di Sezze, dove era nata e cresciuta. Ho
cominciato ad ascoltare musica folk quando ero ancora adolescente
e la voce di Graziella, e le canzoni che cantava, erano per me
un richiamo della foresta: un po' perché le sue canzoni
erano tanto simili a quelle ciociare che mi insegnavano mia madre,
mia nonna e le mie zie, un po' perché i temi della sofferenza
e delle lotte dei lavoratori, sfruttati in modo bestiale nelle
campagne, cominciavano a starmi e cuore (e continuano anche oggi).
Una delle canzoni di Graziella che non ho mai scordato, anche
se non l'ho ascoltata per decenni è "Canto alla
'uttera" (link)
il cui inizio dà il titolo all'album del 1975: "Tengo
no bove se chiama Rosello", in cui il bovaro parla
con il suo bue che, regolandosi con l'altezza del sole all'orizzonte,
vorrebbe smettere di arare e porre fine alla lunghissima giornata
di lavoro. Ma il bovaro, compagno di sfruttamento dell'animale,
gli chiede di continuare, perché il loro comune padrone
non si stanca mai del lavoro altrui, e pretende da loro che facciano
cento "votate" ossia voltate di aratro, alla
giornata. Questo padrone, dice il bovaro "ci leva la pelle,
la stenne pe' le fratte e poi la vende" (link
per il testo). Negli ultimi quaranta e più anni ho
ascoltato tantissime canzoni popolari, di tanti paesi, vicini
e lontani, ma non ho mai sentito una canzone del genere, con una
solidarietà così forte tra uomo e animale, visto
come un vero e proprio compagno di lavoro. Mi sono sempre
rimaste in mente la melodia e le parole della canzone e la voce
calda e dolente di Graziella mentre la canta, pur non avendo ascoltato
questo pezzo per almeno trent'anni (adesso, dopo aver saputo della
morte di Graziella, ho trovato e comprato il disco su e-bay e
finalmente lo posso risentire).
Graziella sapeva trovare
queste canzoni e restituircele con la sua bellissima voce, e farci
sentire fratelli e compagni del bracciante che per un salario
da fame fatica tanto che "l'anema se va pe' conto suo",
o del bambino che non vuole andare a scuola perché la maestra
lo picchia e gli ruba il pranzo, o della donna che è "nata
sfortunata in de le fasce" perché è nata
donna, ma nonostante questo non trema e dice "semo più
forte noi che le culonne".
Ho visto Graziella diverse volte, sempre lei sul palco con la
sua chitarra ed io in piazza a batterle le mani, l'ultima volta
deve essere stato a fine anni '70 a Roma, al Tufello, a piazza
degli Euganei, e c'era anche lo zampognaro Francesco Splendori,
e forse anche un organettista. Mi piacque tanto il suo concerto
e non sapevo che era l'ultimo che avrei visto. Negli anni successivi
ho provato a cercare sue notizie, invano, quando è comparso
You tube ho cercato anche lì, con pochissimi risultati.
Poi un giorno, cercando su internet, ho saputo che Graziella non
c'era più, e con quella persona che avevo visto solo da
lontano, lassù sul palco con la chitarra in mano, ho sentito
di aver perso una persona cara ed ho creato questa pagina come
omaggio e ringraziamento, sperando di far conoscere Graziella
a più gente possibile.
Notizie
su Graziella
Da quel poco che riesco a ricavare da internet so che Graziella
Di Prospero è nata a Sezze il 29 luglio 1943, ha studiato
e vissuto a lungo a Roma, è stata attiva dalla seconda
metà degli anni Sessanta all'inizio degli anni Ottanta,
come cantante, scrittrice, soggettista e sceneggiatrice di cinema
e televisione (vedi
bibliografia in fondo alla pagina),
giornalista, attrice di cabaret, e ricercatrice di musica popolare,
raccogliendo, per tutti gli anni Settanta, insieme al suo compagno,
il fumettista Giorgio Pedrazzi,
oltre 300 ore di registrazioni sul campo, soprattutto nel basso
Lazio, in parte da lei reinterpretate nei suoi dischi e concerti.
La gran parte delle registrazioni sono state trascritte nella
raccolta: Itinerario della memoria, Una ricerca di canti,
detti, proverbi, testimonianze della tradizione popolare del Lazio.
Graziella è stata poi autrice nel 1977 della trasmissione
radiofonica di Rai Radiotre Sezze - La Passione raccontata
dai protagonisti. Religiosità Popolare, Canti e Testimonianze
sulla settimana santa, per la quale Giorgio Pedrazzi,
ha collaborato alla stesura dei testi, e nel 1980 del film per
Rai3 Itinerario della memoria (fonte: http://www.antiwarsongs.org).
L'artista ha inciso tre dischi con la Fonit Cetra, nella collana
Folk, diretta da Giancarlo Governi, ha tenuto concerti ed esibizioni
televisive, ed ha collaborato con vari artisti della scena folk
laziale, come Ettore De Carolis, l'organettista Pino Pontuali
di Anguillara Sabazia e lo zampognaro Francesco Splendori, di
Anticoli Corrado.
Graziella è stata attiva nel gruppo di lavoro sulle tradizioni
popolari della sezione Culturale Centrale del P.C.I., coordinato
da Sergio Boldini, con le adesioni e le collaborazioni di artisti
quali Caterina Bueno, Omar
Calabrese, Maria Carta, Gilberto
Giuntini, Enzo Gradassi, Ivo Lisi, Paolo
Natali, Giorgio Pedrazzi,
Eliana Pilati, Alberto Sobrero, Renato
Sitti, Antonio Uccelli (fonte:
http://www.antiwarsongs.org).
Graziella ha fatto quindi
parte di quel movimento culturale e politico che ha voluto recuperare
la cultura prodotta dalle classi subalterne, sottraendola all'oblio
in cui la stavano relegando l'abbandono delle campagne e la diffusione
della televisione, innanzitutto salvandone la voce con registrazioni
fatte nei paesi e nelle campagne, senza le quali avremmo perso
per sempre queste testimonianze. Ma il lavoro di Graziella e altri
si è spinto oltre: avendo una voce meravigliosa ha deciso
di far vivere queste canzoni e farle conoscere ai figli ed ai
nipoti dei contadini e dei pastori che le avevano prodotte,
Le canzoni riproposte da Graziella non sono mai un'operazione
di revival, reperti archeologici artificiosamente rimessi
in vita, ma la sua grande voce le ha rese vive, restituendo le
emozioni di chi le aveva composte, sotto la spinta del dolore,
dell'amore o della rabbia delle classi subalterne, oppresse dallo
sfruttamento, dalla discriminazione sessuale o politica e dalla
miseria.
Oltretutto i testi delle canzoni di lavoro e di lotta danno una
testimonianza delle condizioni in cui vivevano braccianti, pastori
ed operai, viste dal loro punto di vista, molto diverse da quelle
che possiamo trovare nelle indagini scientifiche o nelle inchieste
parlamentari, anche accurate, ma prodotte da esponenti della classe
borghese, con problemi di comunicazione e con reticenze che non
si trovano invece nella canzone e nella poesia popolare, che se
è stata tramandata dà garanzia di essere veritiera
e sincera.
Con alcune delle donne aderenti al gruppo di lavoro presso il
P.C.I., sopra citato, Graziella è stata emblema e simbolo
della lotta in difesa dei diritti delle donne, e in diverse occasioni
fu chiamata a partecipare con alcuni dei suoi brani alle feste
popolari organizzate dai movimenti di protesta. Per lo stesso
motivo nel 1989 fu chiamata ad intervenire a Los Angeles, tra
le artiste più rappresentative delle tradizioni popolari
italiane (fonte:
http://www.antiwarsongs.org).
Descrivere la voce di Graziella non è semplice, è
una voce potente, fiera, calda, espressiva, forse la cosa migliore
è ascoltarla. Grazie ad Emanuele Zolli tutti e tre i dischi
pubblicati sono stati caricati su YouTube sul canale "La ciocca furesta
di Orfeo" il 29 luglio 2024, il giorno del compleanno
di Graziella.
Altri video di Graziella o di omaggi a lei, cantati da altri interpreti,
si trovano nella sezione "video in rete" in fondo alla
pagina.
Omaggi
a Graziella
Alcune delle canzoni di Graziella sono state riproposte dal gruppo
setino dei Canusìa.
dalla Banda Jorona,
da Lavinia Mancusi.
dal Mantice,
da Sara Modigliani ed altri,
ed anche prima della sua scomparsa le sono state dedicate come
omaggio varie manifestazioni, come il concerto di beneficienza
"Il folk è vita" di Sezze del 25 novembre
2006 (link),
la serata dedicata a Graziella del 19 agosto 2008 nella 8a
Edizione del Civitella Alfedena Folk Festival (AQ) (link)
e "Omaggio a Graziella Di Prospero" di Bassiano,
il 19 maggio 2012 (link),
nel corso del quale è stato presentato il progetto del
"Centro di musica popolare dei monti Lepini"
intitolato a Graziella.
Al funerale, celebrato al cimitero di Ariccia, cittadina in cui
abitava da anni, con il marito Giorgio Pedrazzi, ed il figlio
Francesco, oltre ai parenti ed agli amici più intimi ha
preso parte il sindaco di Sezze Andrea Campoli, che l'ha ricordata
così: Esprimo a nome della città di Sezze
il cordoglio per la scomparsa di una personalità che con
la sua passione e con il suo indubbio talento artistico ha contribuito
a far conoscere, a tramandare e a valorizzare lo straordinario
patrimonio di cultura e arte popolare che connotano la identità
e la tradizione della nostra comunità (fonte: http://www.onirikaedizioni.it).
Parafrasando Fabrizio De André posso dire di Graziella
che è meglio rimpiangerla che non averla mai conosciuta,
e comunque gli artisti come lei sopravvivono anche al proprio
corpo, grazie alle opere che lasciano, e questa è per me
l'unico tipo di vita dopo la morte che esiste.
Discografia:
Tengo no bove se chiama Rosello. (Cetra LPP 273-CF 22)
marzo 1975; IMMAGINE
AEIOU, alla scola n ci voglio ì più. (Cetra
LPP 307-CF 46) luglio 1976: IMMAGINE
In mezzo al petto mio ce sta n zerpente, (Cetra Folk
LPP 387-CF/) ottobre 1978. IMMAGINE
Bibliografia:
Graziella DI PROSPERO (1971) Sex + amo = sesamo.Trevi editore,
Roma. IMMAGINE
Graziella DI PROSPERO, Giorgio PEDRAZZI (a cura di) (2003)
Cara Isabella: lettere a un'eroina dei fumetti (copertina e illustrazioni:
Giuseppe Manunta). Nuvoloso, Albano laziale. (ISBN - 9788890541926) IMMAGINE
Graziella DI PROSPERO () Da New York al Prenestino il passo è
breve. (raccolta di poesie)
Filmografia:
"Io Emmanuelle", regia di Cesare Canevari (uscita: 11
settembre 1969): sceneggiatura del film e soggetto dal racconto
"Disintegrazione 68". link
con IMDB
Video in rete:
Canale "La ciocca funesta di Orfeo" (tutti e tre i dischi
interamente https://www.youtube.com/@lacioccadiorfeo
So' nata sfortunata in de le fasce https://www.youtube.com/watch?v=o-vThVKWRgA
So' ito a laura' 'lla banditella https://www.youtube.com/watch?v=bDX027UQGA4
La Pasquella https://www.youtube.com/watch?v=3p1h_2NULDA
Stornelli ciociari (Alla zampogna) https://www.youtube.com/watch?v=C4sPuuMtRx8
Arbere sicche (Canto alla zampogna) https://www.youtube.com/watch?v=JE8jw8nLjqQ
Tengo no bove se chiama Rosello (inizio, poi Sara Modigliani
e Mantice) https://www.youtube.com/watch?v=s-G6_TCJXuM
Alziti bella (Sara Modigliani) https://www.youtube.com/watch?v=R7V4eMJDczU
Stornelli anticlericali del '48 https://www.youtube.com/watch?v=tBHLacUfiDQ
Stornelli anticlericali del '48 (Canusia) http://www.youtube.com/watch?v=m3O6VymBr5I
La Cecilia (Canusia) https://www.youtube.com/watch?v=nuNoL_5fxn4
Saltarello dell'infamità (Canusia) https://www.youtube.com/watch?v=ju4qaeE_zCU
Caro capoccia non tanta aroganza (Bianca Giovannini, Alessandro
Mazziotti) https://www.youtube.com/watch?v=ssu_sIPKCoQ
Siti visitati:
http://www.musicapopolareitaliana.com/band-artisti/graziella-di-prospero/
http://www.musicapopolareitaliana.com/musicapopolareitalianablog/2014/07/24/graziella-di-prospero-la-ricercatrice-dei-lepini/
http://www.antiwarsongs.org/artista.php?id=12800&lang=it&rif=1
http://digilander.libero.it/gianni61dgl/grazielladiprospero.htm
http://www.lazio.net/forum/index.php?topic=20219.0
http://www.setino.it/mc-2006-07.htm
http://www.alfonsotoscano.it/forum/ReplyNew.asp?RepId=713&H_ID=36&r_id=18994&Orgin=0&pageid=3
http://www.imdb.com/title/tt0123916/?ref_=nm_flmg_wr_1Di
Prospero
http://www.onirikaedizioni.it/2013/10/sezze-piange-la-scomparsa-di-graziella-di-prospero-il-cordoglio-del-sindaco-campoli/
(non più attivo)
l'Unità, archivio foto http://archiviofoto.unita.it/index.php?f2=recordid&cod=7888&codset=SPE&pagina=405#foto_2
(non più attivo)
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