Il delizioso borgo marinaro di Marinucchio
è il più classico dei villaggi di pescatori, anche
se nessuno degli abitanti è mai uscito in mare a pescare,
visto che hanno tutti terrore dell'acqua e nessuno di loro sa
nuotare.
Marinucchio ha comunque un fiorente mercato del pesce, e in particolare
delle acciughe, che si basa su una ingegnosa attività dei
paesani, che comprano delle scatolette
di acciughe sott'olio, le scolano, le asciugano, e le vendono
come fresche.
L'elevato livello di scambi sul mercato non genera però
alti redditi perché sia i venditori sia gli acquirenti
sono del luogo, e le acciughe che circolano sono sempre le stesse,
finché non si disintegrano.
Da vedere
Nella piazza centrale del paese si può ammirare il monumento
all'eroe locale, Marino Pinna, primo marinucchiese che osò
sfidare il mare camminando a piedi nudi sulla battigia.
Sulla piazza sorge anche la chiesa parrocchiale dedicata a Santa
Alice, patrona del paese, al cui interno è conservata la
sacra immagine della "Madonna della
squama", venerata dai paesani come protettrice dei pescatori,
nel caso che qualcuno di loro decidesse di intraprendere questa
attività. All'immagine sacra sono attribuiti anche poteri
miracolosi, come la guarigione di un paesano che nel 1908 si era
ferito un pollice con l'apriscatole.
Nella navata destra della chiesa si trova la statua
di S. Pietro pescatore, eretta in ringraziamento per la liberazione
del paese da un insidioso rappresentante di tonno in scatola,
che aveva cercato di corrompere i sani usi paesani, ma grazie
all'intervento miracoloso del Santo era stato smascherato e scacciato.
Feste e tradizioni
popolari
La più importante festa popolare marinucchiese è
la sagra di Sant'Alice, che culmina con la tradizionale cerimonia
dello "sposalizio del mare", simile all'omonima festa
veneziana. Il decano del paese, Felice Pesce, detto "Magellano",
unico tra i paesani a non aver terrore dell'acqua (anche se gli
fa un po' impressione), si reca sulla punta del molo del paese
e, come pegno di alleanza col mare, getta in acqua ad una ad una
tutte le scatolette di acciughe aperte durante l'anno
Altra festa molto amata in paese è quella del 1° aprile,
in cui si fanno scherzi che consistono nello svuotare le scatolette
di acciughe e riempirle con sgombri, godendo poi dello stupore
della vittima dello scherzo all'apertura della scatoletta.
A Pasqua si festeggia la fine del periodo quaresimale, con la
sua dieta di magro, e si consumano le uova pasquali marinucchiesi
con sorpresa, che hanno la particolarità di aprirsi con
la chiavetta.
A Natale, invece, le famiglie si riuniscono intorno al tradizionale
albero, dalla caratteristica forma a spina di pesce, e si scambiano
doni.
Artigianato
L'artigianato marinucchiese è famoso nella zona per i suoi
monili (collanine, orecchini, anelli, bracciali), fabbricati con
le lische delle acciughe. Sono anche molto graziose le scatole
portaoggetti fabbricate con le scatolette vuote di acciughe,
le simpatiche acciughine di peluche e le spiritose magliette con
la scritta "aringhe? no, grazie!" oppure "tonno
subito".
Gastronomia
A Marinucchio la disponibilità di specialità gastronomiche
a base di pesce è limitata ai periodi di rientro dei pescherecci,
e quindi è estremamente improbabile.
Il piatto forte della cucina marinucchiese sono invece i dolci:
in particolare la meringata di acciughe, il tiramisù all'acciuga,
la panna cotta alle alici e la crostata di fragole e acciughe.
Altra specialità del paese, nota nel mondo, è l'Acciughello, liquore all'acciuga, dalle
miracolose proprietà digestive.
Eventi
Marinucchio ospita la più importante fiera mondiale del
collezionismo di scatolette di acciughe sott'olio, oltre alla
fiera campionaria annuale "Fieralice" a cui partecipano
le più importanti industrie conserviere del settore ittico.
Accoglienza
L'ospitalità marinucchiese è molto migliorata da
quando i locali hanno adottato per l'igiene dentale, il dentifricio,
al posto della pasta d'acciughe,
Per l'organizzazione di gite in barca è comunque consigliabile
rivolgersi agli altri paesi della costa.